Escursioni partendo dal rifugio

Anello di Monteacuto delle Alpi

 

Uno degli anelli escursionistici più brevi che si possono percorrere a partire dal Rifugio Segavecchia permette di raggiungere il borgo di Monteacuto delle Alpi.

Si parte dal rifugio e si prende il sentiero 113 in direzione Acerolo in leggera salita per poi scendere a guadare il torrente Rio Causso nei pressi del Pian della Zucca. Si prosegue sempre sul 113 a mezza costa fino a Monteacuto delle Alpi in cui ci si può fermare per una sosta al Circolino, alla Bottega del “Lupo” o al Ristorante “Il Bagigio”.

Dopo di ché si scende sul 111 fino al ponte sul Silla e si arriva a Pianaccio al Cimitero dove riposa Enzo Biagi. Attraversando il borgo di Pianaccio si può vedere la casa natale di Don Fornasini e seguendo la strada asfaltata si ritorna al Rifugio Segavecchia.

 

DETTAGLI

10 km 600 m 5 h

 

VARIANTI POSSIBILI

Se si preferisce allungare il percorso si può prendere da Pian della Zucca il sentiero 113a

 

PUNTI DI INTERESSE

  • Faggeta dell’Alta Valle del Silla
  • Borgo di Monteacuto delle Alpi
  • Solea la Biblioteca sul Crinale
  • Castagneti tra Monteacuto delle Alpi e Pianaccio
  • Pianaccio: paese natale di Enzo Biagi e Don Fornasini
  • Centro documentale “Enzo Biagi” a Pianaccio

 

CRITICITA’

In caso di pioggia forte o periodo di grandi piogge il guado a Pian della Zucca potrebbe essere difficoltoso o addirittura da evitare. Nel caso è necessario scegliere un altro anello.

 

 

 

Anello del Corno

 

L’anello escursionistico più impegnativo tra quelli presenti sul nostro sito web è sicuramente quello del Corno alle Scale. Il rifugio è a 912 metri sul livello del mare e il corno alle scale è a poco più di 1000 metri di dislivello in salita: il percorso permette di raggiungerne la vetta in una lunga ma sensazionale camminata  da una giornata intera.

Si parte dal Rifugio Segavecchia e si sale lungo il ripido sentiero nel bosco 117 chiamato “Sentiero degli Amici” fino a raggiungere il Monte la Nuda, vetta gemella del Corno, sempre sferzata dal vento.

Da qui si prosegue fino al Passo del Vallone sul sentiero di crinale 129, fuori dal bosco.

Per evitare il tratto dei Balzi dell’Ora di scende leggermente di Valle del Silenzio (337) e si sale verso il Passo della Porticciola (335).

Poi si sale ancora fino a Punta Sofia, tra le brughiere piene di mirtilli sempre lungo il 335, fino a raggiungere la Croce. A quel punto si ritrova il 129 che va seguito fino al Passo dello Strofinatoio, tra Toscana ed Emilia. Da lì si comincia a scendere verso il Passo del Cancellino per poi scendere sulla sinistra dentro la faggeta fino al Rifugio Segavecchia (121).

 

DETTAGLI

13 km 1200 m 7 h

 

VARIANTI POSSIBILI 

Chi reputa di essere sufficientemente esperto da poter affrontare un sentiero esposto per escursionisti esperti, in giornate asciutte e prive di vento, al Passo del Vallone può decidere di proseguire il 129 lungo i Balzi dell’Ora.

 

PUNTI DI INTERESSE

  • Faggeta dell’Alta Valle del Silla
  • Crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano
  • Croce del Corno alle Scale
  • Vetta del Monte La Nuda
  • Valle del Silenzio e le sue fioriture
  • Mirtallaie d’alta quota
  • Possibile avvistamento di branchi di mufloni all’alba

 

CRITICITA’

Sentiero ripido, lungo ed impegnativo.

Il tratto di crinale è molto esposto, tendenzialmente ventoso e in inverno potrebbe presentare tratti ghiacciati.

 

Anello del Monte Gennaio

 

Il percorso del Monte Gennaio permette di esplorare l’ambiente del bosco di faggio e il crinale panoramico verso la Toscana. Il sentiero è consigliato a chi ha voglia di intraprendere una camminata di media difficoltà, in una giornata intera con una sosta a pranzo al Rifugio CAI Porta Franca. Si parte dal Rifugio Segavecchia e si sale lungo il ripido sentiero nel bosco verso il Passo del Cancellino (121). Giunti sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano si prosegue verso Est aggirando la cima del Monte Gennaio, passando dalla Fonte dell’Uccelliera (sentiero 00).

Una volta passati sotto al Poggio delle Ignude si arriva al rifugio Porta Franca, appena sotto il crinale tra i lamponi. Il rifugio, gestito dai volontari del CAI di Pistoia darà ristoro ai viandanti per una merenda o un pranzo (controlla sul loro sito i giorni di apertura).

Ritornati nel bosco si raggiunge il Rombiciaio sul sentiero 101 dove si può ammirare “La Faggiona” che domina la raduna. Si continua sul 143 fino al Passo della Donna Morta e superato il Bivacco si prende il 111 e  il 113a. Nei pressi del Pian della Zucca si guada il torrente Causso per prendere il 113 a ritornare al Rifugio Segavecchia

 

DETTAGLI

15  km 900 m 6 h

 

VARIANTI POSSIBILI 

È possibile accorciare il percorso tagliando lungo la forestale del Passo della Donna Morta che si prende dal Passo del Lupo (raggiungibile da Passo di Porta Franca sul sentiero 111).

 

PUNTI DI INTERESSE

  • Faggeta dell’Alta Valle del Silla
  • Crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano
  • Lamponi del Porta Franca
  • Fonte dell’Uccelliera
  • Rifugio Porta Franca
  • La Faggiona del Rombiciaio
  • Siti di nidificazione dell’aquila reale

 

CRITICITA’

Il tratto di crinale è molto esposto, tendenzialmente ventoso e in inverno potrebbe presentare tratti ghiacciati.

In caso di pioggia forte o periodo di grandi piogge il guado a Pian della Zucca potrebbe essere difficoltoso o addirittura da evitare. Nel caso è necessario percorrere la strada forestale che si prende dal Passo del Lupo (raggiungibile da Passo di Porta Franca sul sentiero 111).