Narranzioni sensoriali_Laboratorio di teatro sociale su una mente non visiva_3 e 4 maggio

Dicono che la vista sia il senso più potente; di certo è quello più “prepotente”!

Oggi come oggi la vista ha letteralmente invaso tutto il nostro essere: le nostre immagini mentali, i nostri schemi cognitivi, persino il nostro linguaggio.

Ma può esserci un modo diverso di raccontare, di veicolare, di immaginare?

Analizzeremo culture che avevano (e in alcuni casi hanno ancora) modelli sensoriali molto diversi dai nostri. Reinterpreteremo brani letterari in chiavi percettive altre. Utilizzeremo giochi teatrali e di scrittura per sperimentare nuove strade narrative.

Perché altri modi sono ancora possibili. Basta cercarli.

Laboratorio a cura di Francesco Casaburi all’interno di Bíos Residenza Letteraria

Francesco Casaburi è scrittore, attore e formatore. Laureato in lettere classiche, da più di vent’anni porta in tutta Italia i suoi workshop sui meccanismi cognitivi delle menti non visive. Fino al 2016 ha tenuto corsi di tiflologia all’Università degli Studi di Salerno, dove ha condotto anche i primi laboratori di teatro sociale dell’Ateneo. Nel 2017 pubblica “Come la vedo io”, un saggio sulla cecità congenita, al fine di divulgare importanti scoperte delle neuroscienze connesse alla percezione sensoriale. Autore anche di numerosi testi teatrali, nel 2018 è tra i fondatori della compagnia “Sobremesa” che fonde diverse sensibilità ed esperienze provenienti dal teatro, dalla musica e dalla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, per ricombinarle in spazi scenici non convenzionali quali musei, archivi e biblioteche. L’esordio nella narrativa arriva nel 2022 con la raccolta di racconti “Fuori luogo”. Ultimamente è impegnato anche nell’ideazione e conduzione di format antropologici.

Info e iscrizioni: info@rifugiosegavecchia.it 347 653 1850